Dal paracetamolo al Nurofen , la lista Aifa dei farmaci diventati introvabili (e perché)

Farmaci sempre più introvabili in Italia (e non solo): colpa della pandemia, del caro energia e della scarsezza di materie prime

Le farmacie italiane sono sempre più in affanno: la carenza di medicinali si fa sentire sempre più e, stando all’ultimo bollettino stilato dall’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA), i numeri di questa emergenza sono più alti di quelli registrati durante l’emergenza Covid-19.

Dai comuni farmaci “da banco” contro l’influenza (ibuprofene, paracetamolo), che possono essere acquistati senza bisogno di prescrizione medica, fino a medicine fondamentali per la cura di malattie croniche come l’ipertensione, l’epilessia e i tumori: questi sono alcuni dei principi attivi che troviamo nella lista degli “introvabili”.

Secondo il bollettino AIFA, aggiornato alla data di ieri, sarebbero oltre 3.000 i farmaci che mancano all’appello. Fra i motivi di questa carenza vi sono certamente problemi produttivi legati all’aumento dei costi delle materie prime e degli imballaggi (carta, plastica, alluminio, vetro) in conseguenza della guerra in Ucraina, ma anche problemi distributivi, elevata richiesta, discontinuità nelle forniture, ridotta disponibilità.

Anche la risalita dei contagi Covid e la compresenza dell’influenza stagionale, quest’anno particolarmente aggressiva, giocano un ruolo importante nella riduzione della disponibilità dei farmaci antibiotici e antipiretici.

Ma c’è un altro, importante, fattore che sta facendo letteralmente sparire i farmaci più comuni dagli scaffali delle farmacie: il panico che serpeggia nella popolazione. Molte persone, infatti, temendo di poter andare incontro alla mancanza di farmaci, acquistano confezioni di medicinali “di scorta”, senza che ve ne sia reale bisogno.

Da qui l’appello da parte dei farmacisti a evitare acquisti compulsivi e inutili, e a comprare le medicine solo se necessarie, per evitare che si generi una carenza di prodotti che per altre persone possono essere fondamentali.

Ma il problema della carenza dei medicinali sugli scaffali delle farmacie non è solo italiano. Come riportato da ANSA, nei giorni scorsi il Ministro della Salute greco Thanos Plevris ha inviato una lettera alla Commissaria europea per la Salute, chiedendo “una politica centrale a livello dell’Unione Europea per il problema della carenza di farmaci che affligge tutti gli Stati membri dell’Ue”.

Recentemente, il problema dell’approvvigionamento di alcuni farmaci è aumentato in tutta l’Unione – scrive il Ministro Plevris – a causa della riduzione della produzione dovuta alla pandemia di Covid-19, alla crisi energetica, alla guerra in Ucraina e alla riduzione del processo produttivo nei Paesi in cui si trovano le materie prime.

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Fonte: AIFA

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